Imperatore Federico II°
L'IMPERATORE FEDERICO II'
XXXXXXXXXXXX
Imperatore dei Romani - Re di Sicilia -Re di Gerusalemme. ( di cui si era autoincoronato a Gerusalemme nel 1228, per diritto derivante dal suo matrimonio) Il padre : Enrico VI'a sua volta figlio di Federico Barbarossa 1' di Svevia- madre: Costanza D'Altavilla della dinastia normanna degli Altavilla regnanti in Sicilia.
Pur essendo un imperatore tedesco è nato in Italia a Jesi ( AN) nelle Marche ( il 26 dicembre 1194 - morto a Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250 ) , in un momento in cui la corte visitava i confini dell'impero di cui le Marche erano l'estremo baluardo. Infatti Marche deriva del tedesco che significa appunto terra di confine.
Data la sua età avanzata, vi era nella popolazione un diffuso scetticismo circa la gravidanza di Costanza ( stava raggiungendo il marito a Palermo incoronato appena il giorno prima Re di Sicilia.)per cui fu allestito un baldacchino al centro della piazza di Jesi, dove l'imperatrice partorì pubblicamente, al fine di allontanare ogni dubbio sulla nascita dell'erede al trono.
Conosciuto con gli appellativi di " stupor mundi " ( meraviglia o stupore del mondo ) o " puer Apulie " ( fanciullo di Pugla ) - mutatur mirabilis ( colui che sa cambiare le cosa ) - mannen in sorbis ( il martello del mondo ) Stupor mundi ( stupore del mondo ), appellattivo che gli si addice pienamente ha motivo della sua sete di sapere, conoscere, indagare, capire, tramite la filosofia. l'astrologia, la matematica, ebbe corrispondenza e fu in amicizia con il matematico pisano Leonardo Fibonacci, l'algebra, la medicina e le scienza naturali, impiantò a Palermo uno zoo, non privo di interesse, a motivo degli animali esotici di cui fu arricchito.
Scrisse anche un libro sulla falconeria di cui era appasssionato e che fu uno dei primi libri con disegni del mondo sulla natura ( De arte venandi cum avibus ). Un disegno , un busto di imperatore sembra sia opera sua, difese e incrementò le arti.
Si diceva che conoscesse nove lingue, favori la scienza. La sua corte si fregiava della presenza della crema della letteratura e cultura, araba, ebraica e cristiana.
L'università di Napoli,
la FEDERICO II
fu istituita e voluta da lui, fu la prima università laica del mondo occidentale, nel 1224 dalla quale sarebbero usciti i funzionari in grado di servirlo, favorì anche l'antica e famosa scuola medica salernitana.
L'università accentrava in particolare, o ruotava intorno allo " studium"di diritto e retorica, Napoli divenne per questo il fulcro, il centro della scienza giuridica.
Contribui a fa rinascere la letteratura italiana, fondamentale la " scuola siciliana" che si ingentilì con il provenzale. Nella corte era presente un gruppo di poeti,( funzionari ) che scrivevano in volgare meridionale, l'invenzione della metrica siciliana " il sonetto " la si deve a lui.
Temi e moduli espressivi che furono poi ripresi dalla Scuola toscana. Compositore di canzoni, gliene sono attribuite quattro. Profondo conoscitore della cultura araba e non solo della lingua, che parlava, fece tradurre molte opere in italiano, e fu sempre in ottimi rapporti con il mondo arabo. L'architettura, gli deve molto, castelli e mulini, ne è piena l'Italia, il castello di Lucera, che affidò ai saraceni deportati dalla sicilia, il castello Svevo di Trani, il castello di Barletta, Bari, Bisceglie, Manfredonia, Lucera, Gravina di Puglia, Brindisi, Mesagne, Oria la Porta di Capua, il Castello Ursino di Catania, Gaeta ecc. ecc il famoso castel del Monte in Puglia, patrimonio dell'UNESCO, su cui si fanno studi e interrogativi, che ancor oggi suscita notevole interesse.
Il suo regno è stato caratterizato da una forte attività legislativa, da una brama di innovazioni culturali e artistiche ( egli stesso fu un apprezzato letterato, protettore di artisti e studiosi ).
Delle sue innovazioni beneficiamo ancora oggi, come governante era preteso a unificare terre e popoli. Non era un razzista, tanto è vero che la sua corte era costituita da personaggi di rilievo provenienti dalle culture greca, latina, araba ed ebraica. Non sempre ben visto dalla Chiesa.
Anzi venne anche scomunicato , sempre per le feroci lotte di potere che caratterizzavano quei tempi,.
Fu più di ogni altro: amato apprezzato e odiato.
Morì, ( si pensa avvelenato ) il 13 dicembre 1250 a
Fiorentino di Puglia.
Dopo 800 anni circa dalla sua morte, c'è chi porta i fiori in suo omaggio, sulla sua tomba,nel Duomo di Palermo.