RISPETTO DELLA VITA
....accertandoci comunque di OGNI COSA ! 1Tess. 5:21
ELEVANDO IL LIVELLO DELLA NOSTRA CONOSCENZA, SVILUPPEREMO ANCHE QUELLO DELLA COSCIENZA.
Imparando la lezione del non ferire.
Non infliggete mai alcun male e offesa, a quasiasi forma di vita, neppure attraverso le parole, i pensieri o i sentimenti.
Sappiate che queste azioni e la violenza fisica, vi tengono nel Regno del Dolore, della sofferenza e della morte.
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Angoli di paradiso, nonché informazioni sugli animali ,derivanti da chi già vive in una una dimensione Spirituale Superiore:
Dio nella sua essenza e vera natura di Amore, crea continuamente e perennemente estende ed espande Se' stesso in uno spettro e varietà di manifestazioni, sempre più vasto. Il regno animale costituisce una delle tante di queste infinite estensioni.
Tutto è parte di Dio.
...ogni cosa nella creazione ha una coscienza, dalla più grande alla più piccola...Tutti nostri animali sono docili e non sono mai stati esposti a maltrattamenti o violenze di alcun tipo....nessuno dei nostri animali ha alcun timore degli umani, ne si uccidono e mangiano a vicenda.Non si cibano di carne.
Non sono mai stati cacciati o messi in gabbia. Viene loro permesso di vivere per tutto l'arco della loro vita naturale, che è molto più lunga di altri animali che vivono il altre parti.,,loro sono docili e disposti a compiacerci.
Trattiamo gli animali con la stessa premura e amore che vorremmo ricevere per noi.
La comunicazione telepatica è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per ottenere da ogni animale la totale collaborazione.
Ci stanno molto a cuore i nostri animali.
Non c'è particella della Creazione che non sia manifesta attraverso l'Amore
State certi che non saranno lasciati nelle vostre mani finchè la violenza non sarà completamente eliminata ( insieme allo sfruttamento, all'egoismo ) del vostro mondo.
Tratto da:
Noha Choahan - Telos 1 di Aurelia Louise Jones - ed. Melchisedc
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Breve considerazione personale, da quanto abbiamo appreso e compreso :
Più alta è la nostra dimensione spirituale, più grande è la comprensione dell'amore e più estesa è la sua consapevolezza e ha motivo di questa limitata consapevolezza, NOI ATTUALI ABITANTI DELLA TERRA, ci siamo permessi di vedere molte specie di animali come beni utilizzabili a scopi di profitto o egoistici o su cui esprimere la nostra crudelta'
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La " regola d'oro dell'Amore " deve essere applicata ad ogni essere senziente e non solo verso il genere umano, se desideriamo innalzarci a una condizione spirituale superiore, dobbiamo applicare questa regola dell'Amore, nei pensieri, sentimenti, gesti, verso tutte le forme di vita e a tutti i regni di questo Pianeta, sia esso MINERALE, VEGETALE, ANIMALE, UMANO....quindi, se abbiamo o pensiamo di avere vero AMORE, questa condizione spirituale l'applicheremo non solo agli esseri umani ma all'intera CREAZIONE.
Ferendo o colpendo questa Creazione, cominciando dal rispetto dell'ambiente, evitando ogni forma di inquinamento, il " ...non commettere adulterio "..potrebbe essere inteso, oltre, che nel rispetto del vincolo coniugale, anche come rispetto della natura " ...ossia... " NON ADULTERARE " - non cambiare, non inqiunare, non ferire, non distruggerre, esteso a ogni ambiente e forma di vita.
…A OGNI FORMA DI VITA.
Mancando di rispetto o di Amore, verso questi, mostreremo di non avere Amore neanche per noi stessi, perchè poi, alla fin fine, si ripercuoterà tutto su di noi e contro di noi.
La cosa può sembrare assurda, ma la nostra stessa esistenza o sopravvivenza può dipendere persino dagli insetti. Per cui dobbiamo essere grati a questi se possiamo alimentarci ed esistere, perchè se queste bestiole, a volte anche fastidiose, in realtà con il loro operato servono a mentenere l'equilibrio della vita sull'intero pianeta, perchè se smettessero, ( chissà,se anche gli insetti fanno sciopero ) di impollinare i fiori e le piante in genere, moriremmo semplicemente di fame.
( .. effetto boomerang )
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Alcune dichiarazioni dei Nativi Americani
Qualunque cosa succede agli animali, presto succede all’uomo. Tutte le cose sono collegate. Voi dovete insegnare ai vostri figli che la terra sotto i loro piedi è la cenere dei loro antenati. Così essi rispetteranno la terra: dite ai vostri bambini che la terra è ricca delle vite dei loro parenti....
...Qualsiasi cosa succede alla Terra, succede ai figli della Terra. Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi. La Terra è nostra Madre.
( Saggezza Indiana - Capo indiano SEATTLE del popolo Sioux.)
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L'uomo talvolta crede di essere stato creato per dominare, per dirigere. Ma si sbaglia, egli è solamente parte del tutto. La sua funzione non è quella di sfruttare, bensì è quella di sorvegliare, di essere un amministratore. L'uomo non ha ne potere, ne privilegi. Ha solamente responsabilità.
( Saggezza Indiana - Orens Lyons Onondaga )
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Non c'è particella nella creazione che non si sia manifestata attraverso l'AMORE:
Tratto da :
Telos 1 - Aurelia louise Jones - sunto del cap.9 - ed. Melchisedec
AUTOCOSCIENZA E PENSIERO NEGLI ANIMALI
Pubblicato il 14/06/2014 di giuseppemerlino
Nel corso dell’evoluzione, i sistemi nervosi degli esseri viventi sono diventati via via più complessi, fino alla formazione di un organo centrale che presiede a tutto il sistema: il cervello.
In molte specie viventi, sicuramente in tutti i mammiferi, in tutti gli uccelli, ma anche in altri animali appartenenti a specie diverse, come per esempio il polpo, questo organo ha raggiunto un notevole grado di complessità, diventando la sede dell’autoconsapevolezza, definita come esplicito riconoscimento della propria esistenza.
Ciò è dimostrato da vari test, tra i quali quello più conosciuto è quello dello specchio: l’animale in grado di riconoscere che l’immagine nello specchio non è un altro individuo, ma lui stesso, è sicuramente autoconsapevole.
Illustri filosofi, soprattutto credenti, e, ovviamente, tutti i teologi cristiani, ebraici e musulmani, fanno una sottile differenza tra autoconsapevolezza ed autocoscienza definendo la prima come il riconoscimento della propria esistenza e la seconda come la percezione di un “io individuale”.
Noi, al contrario, riteniamo che, se un essere vivente ha coscienza della propria esistenza, si deve necessariamente porre come “io” in relazione al mondo esterno.
In proposito riportiamo un breve passo della lunga dichiarazione di Cambridge sulla coscienza degli animali, firmata da centinaia di scienziati di tutto il mondo:
“Prove convergenti indicano che animali non-umani hanno i substrati neuroanatomici, neurochimici e neurofisiologici necessari per gli stati coscienti insieme alla capacita di esibire comportamenti intenzionali. Di conseguenza, il peso dell’evidenza indica che gli umani non sono gli unici a possedere i substrati neurologici necessari a generare coscienza. Anche gli animali non-umani, inclusi tutti i mammiferi e gli uccelli, e molte altre creature, tra cui i polpi, sono in possesso di questi substrati neurologici”.
In parole povere, se si deve inventare l’anima per il mammifero uomo, la si deve inventare per tutti gli animali superiori.
Il problema è che, in quelle parti del mondo dove per secoli hanno dominato le religioni semitiche (Islam, Cristianesimo ed Ebraismo), l’animale è considerato come un essere inferiore creato solo per l’utilità dell’uomo che ne ha il completo dominio. Ciò è dovuto al fatto che tutte e tre queste religioni si richiamano al racconto della creazione del Vecchio Testamento e si basano sul concetto dell’animale uomo “centro dell’Universo” ed unico oggetto delle attenzioni di un Dio antropomorfo, tanto simile a lui.
Molto diverso è invece l’atteggiamento che ha sempre avuto verso gli animali il mondo induista e buddhista le cui filosofie sono basate sul massimo rispetto per la vita, riconoscendo agli animali la dignità di esseri autocoscienti.
Comunque, malgrado le difficoltà frapposte da religioni e superstizioni, il progresso scientifico avanza e gli sudi sul mondo animale ci stanno rivelando aspetti sorprendenti su di esso: gli animali pensano, hanno sentimenti, emozioni, paure, angosce e comunicano tra loro e con l’uomo.
Da quando ha sviluppato il linguaggio, l’uomo pensa ormai quasi esclusivamente attraverso le parole, ma prima pensava esattamente come gli altri animali, per immagini e simboli.
Nessuno vuole mettere in discussione la superiorità evolutiva dell’uomo, ma spesso si dimentica che l’uomo è un animale, divisione “Vertebrati”, classe “Mammiferi”, ordine “Primati”, famiglia “Ominidi”, genere “Homo”, specie “Homo Sapiens”.
Se si assiste all’autopsia di un essere umano o di un altro mammifero si nota che non vi sono grandi differenze: si trovano un cuore, due polmoni, un fegato, un cervello, organi genitali molto simili etc,etc…
Come tutti i mammiferi, l’uomo mangia, beve, defeca, urina, emette gas maleodoranti, si congiunge sessualmente.
Dunque, anche se il più evoluto, è sempre un animale….
In questi ultimi tempi si comincia a diffondere anche in Occidente il rispetto e la sensibilità per gli animali, ma questa diffusione riguarda ancora una minima parte della popolazione occidentale: nel nostro mondo gli animali sono ancora sottoposti a sofferenze inenarrabili nel corso della loro vita negli allevamenti, uccisi poi nei modi più atroci e crudeli ed infine mangiati.
Noi sosteniamo che l’animale uomo non ha nessuna autorità per commettere queste nefandezze, solo perchè è l’animale più evoluto, che ha preso il dominio del pianeta.
Se ci fosse stata sulla Terra una specie più evoluta della nostra, certo non ci sarebbe piaciuto essere trattati in questo modo perchè considerati esseri inferiori incapaci di pensiero, di sentimenti, di paure ed emozioni.
Tratto da:
<https://giuseppemerlino.wordpress.com/2014/06/14/autocoscienza-e-pensiero-negli-animali/
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Chiudiamo con un passo tratto da un lungo discorso dell’astrofisico Margherita Hack, recentemente scomparsa, sull’argomento:
“Sottoponiamo gli animali a cose atroci, inimmaginabili, ma noi siamo animali come loro, siamo primati. Immaginiamoci uno dei nostri bambini appena nato tolto alla madre, chiuso in una gabbia, legato, rimpinzato di mangiare perché cresca in fretta, perché ingrassi in fretta, e poi sgozzato e lasciato morire lentamente tra urla e sofferenze atroci. Eppure noi siamo animali come tutti gli altri, siamo più forti perché abbiamo un cervello più sviluppato e il computer dell’ultima generazione, ma proprio per questo, perché abbiamo un cervello più sviluppato, dovremmo sentire il dovere di rispettare tutte queste creature così simili a noi e che hanno bisogno della nostra fratellanza”.