GLI UNICI DUE DOCUMENTI CHE CITANO IL MITICO CONTINENTE DI ATLANTIDE SONO IL TIMEO ED IL CRIZIA DI PLATONE.
QUI RIPORTEREMO LA PARTE ORIGINALE DEL TIMEO CHE TRATTA DI QUESTO ARGOMENTO.
SI TENGA PRESENTE CHE PLATONE SOGGIORNO’ PER BEN TRE ANNI IN EGITTO ED EBBE NUMEROSI CONTATTI CON I SACERDOTI EGIZI.
PREMESSA:
CRIZIA DETTO “IL GIOVANE” RACCONTA AI PRESENTI CHE, QUANDO ERA BAMBINO, SUO NONNO, ANCHE LUI DI NOME CRIZIA E QUINDI DETTO “IL VECCHIO” GLI AVEVA RACCONTATO UNA STORIA AFFASCINANTE.
IL NONNO L’AVEVA ASCOLTATA DAL PADRE DRAPIDE CHE A SUA VOLTA L’AVEVA ASCOLTATA DA SOLONE (IL FAMOSO LEGISLATORE ATENIESE DEL 600 A.C.). SOLONE AVREBBE SENTITO LA STORIA DA UN VECCHIO SACERDOTE EGIZIANO QUANDO SI RECO’ A SAIS NELL’ANTICO EGITTO.
ECCO IL TESTO:
“Solone, voi Greci siete come dei bambini, un vecchio fra i Greci non esiste!
Siete tutti spiritualmente giovani, perché nelle vostre menti non avete nessuna antica opinione formatasi per lunga tradizione e nessuna conoscenza incanutita dal tempo.
E il motivo è questo: avvennero e avverranno ancora per l’umanità molte distruzioni in molti modi, le più grandi con il fuoco e l’acqua, e altre minori per infinite altre cause.
Molte dunque e grandi sono le imprese registrate qui che di voi si ammirano; ma ce n’è una che le supera tutte per importanza e valore.
Dicono infatti i nostri testi che la vostra città arrestò un enorme esercito, che con prepotenza stava avanzando contro tutta l’Europa e l’Asia insieme, proveniente da fuori, dal mare Atlantico: allora infatti quel mare era navigabile, perché c’era un’isola di fronte allo stretto chiamato (come dite voi) Colonne d’Eracle.
Quell’isola era più ampia della Libia e dell’Asia messe insieme; e da essa i naviganti di quel tempo potevano passare sulle altre isole, e da esse su tutto il continente opposto intorno a quello che allora era un vero e proprio mare.
Infatti, tutto quanto si trova al di qua dell’imboccatura di cui stiamo parlando, sembra un porto con una foce stretta; ma di là c’è veramente il mare, e la terra-ferma che lo circonda si potrebbe perfettamente considerare un continente.
In quest’isola di Atlantide si era formata una grande e straordinaria monarchia, che dominava tutta l’isola e anche molte altre isole e regioni del continente; inoltre governava, da questa parte dello stretto, la Libia fino all’Egitto, e l’Europa fino alla Tirrenia.
Questa potenza dunque, concentrate tutte le sue forze, si accinse un tempo ad asservire d’un sol colpo la vostra e la nostra terra e tutta la regione al di qua dello stretto.
Proprio in quel tempo, Solone, la potenza della vostra città divenne famosa fra tutti gli uomini per valore e forza.
Sopravanzando infatti tutti quanti nella generosità e nelle arti belliche, prima a capo dei Greci, poi inevitabilmente da sola, perché gli altri si erano ritirati, pur essendo giunta all’estremo pericolo riuscì a sconfiggere gli invasori e a trionfare su di loro, e impedì che fossero fatti schiavi coloro che non erano ancora mai stati asserviti, mentre diede generosamente la libertà a tutti noi, che abitiamo al di qua dei confini di Eracle.
«Ma in seguito si verificarono immensi terremoti e cataclismi, al sopraggiungere di un sol giorno e di una sola notte terribili, in cui il vostro esercito fu inghiottito tutto quanto dalla terra, e anche l’isola di Atlantide s’inabissò nel mare e sparì: ecco perché, anche ora, quel mare risulta ormai inaccessibile e inesplorabile, essendoci l’ostacolo del fango dei bassifondi che l’isola depositò inabissandosi.»
NEL CRIZIA, INVECE, SI TROVA UNA DESCRIZIONE DETTAGLIATA PIUTTOSTO LUNGA, DEL CONTINENTE SCOMPARSO.
IN BASE A QUANTO COMUNICATO A SOLONE DAI SACERDOTI EGIZI GLI AVVENIMENTI DESCRITTI SI RIFERISCONO AL 9600 AVANTI CRISTO.
NON ESISTONO ALTRI DOCUMENTI CHE PARLINO ESPLICITAMENTE DI QUESTE VICENDE, MA BISOGNA TENERE PRESENTE CHE PLATONE (400 A.C.), AUTORE DEI DUE DIALOGHI, E’ UNO DEI PIU’ GRANDI FILOSOFI DELLA STORIA DELL’UMANITA’ E QUINDI PERSONA ATTENDIBILE.
L’ULTIMA CONSIDERAZIONE CHE E’ DOVEROSO FARE E’ CHE IL RACCONTO DI UN IMMANE CATACLISMA AVVENUTO NELLA STORIA PASSATA DEL NOSTRO PIANETA, E’ RIPORTATO NEI TESTI SACRI DI QUASI TUTTE LE RELIGIONI.
Ho raccolto alcune notizie che riguardano il continente scomparso:
1] Dopo la conquista del Messico da parte degli Spagnoli, si scoprì che un antica leggenda degli indigeni del Messico, trascritta nel Codice Aubin, ( Vedi NOTE ESPICATIVE a fondo pagina) iniziava con queste parole: Gli Uexotzincas, i Xochimilacas, i Cuitlahuacas, i Matlatzincas, i Malincalas abbandonarono Aztlan e vagarono senza meta.
Aztlan era un’isola dell’Atlantico, e le antiche tribu’ avevano dovuto lasciarla perche’ stava sprofondando nell’oceano.
Gli Aztechi sostenevano di venire da un luogo chiamato Aztlan (cioè Atlantide).
Il suffisso atl in lingua messicana significa acqua e lo ritroviamo in molti nomi: Quetzalcoatl, Chichèn Iztlan (che in lingua maya significa salvati dalle acque). I toltechi del Messico sostengono a loro volta di venire da Aztlan.
2] Sul fondo del mar dei Caraibi, davanti alla penisola Cubana di Guanahacabibes, nei pressi di un vulcano spento, in un’area di venti chilometri quadrati del pavimento oceanico, immense strutture formano un reticolato urbano, che spicca sulla spianata di sabbia bianca, con i suoi muri ad angolo retto.
Le strutture si snodano in un regolare e ordinato groviglio di strade, vicoli, incroci.
3] Diodoro Siculo affermava che i fenici scoprirono una grande isola nell’Oceano Atlantico al di là delle colonne d’Ercole alla quale arrivarono dopo qualche giorno partendo dalle coste africane.
Sembra che Atlantide, prima di divenire un’isola in seguito alle catastrofi subite (di cui il diluvio fu l’ultima) fosse un vasto continente che comprendeva anche l’attuale America.
Non a caso si dice che i fenici furono uno dei primi popoli a conoscere l’America prima di Colombo.
4] Una leggenda diffusa tra i Celti sosteneva che una parte della Gran Bretagna si estendeva a sua volta oltre l’Oceano Atlantico.
I Celti stessi che abitavano l’Irlanda ed il nord della Francia, sostenevano di venire da una terra sommersa nell’Oceano Atlantico, la mitica Avalon.
D’altra parte l’eminente geologo inglese Starkie Gardner afferma che nel periodo eocenico le isole britanniche facevano parte di una grande isola o meglio di un continente che si estendeva nell’Atlantico; è certo che una grande regione continentale esisteva allora ove attualmente si trovano il mare e la Cornovaglia, le isole Scilly e quelle della Manica; l’Irlanda e la Gran Bretagna stessa sono vertici delle sommità più elevate.
5] In Tibet esiste un libro antichissimo appartenente alla casta sacerdotale e ritrovato solo ai primi del ‘900: Le stanze di Dzyan.
Questo libro, di autore ignoto, descrive le ere dell’uomo in diverse umanità e tra le varie razze umane menziona anche la razza atlantidea.
Esso è uno dei testi fondamentali della Società teosofica e vi derivò l’opera La dottrina segreta di H.P. Blavatsky.
Fu la stessa Blavatsky a far conoscere al mondo il testo trovato in Tibet.
6] Un altro punto su cui si sono soffermati a riflettere molti studiosi è il mistero del triangolo delle Bermuda. Si sostiene che in quest’area vi sia una potente energia che “risucchi” aerei e navi che passano di lì.
Si ritiene che questa potente forza sia causata da una piramide atlantidea che continua a canalizzare la sua energia dal profondo dell’Oceano causando misteriose correnti.
7] Una lingua inspiegabile per i linguisti è la lingua dei Baschi.
I Baschi, pur trovandosi a metà tra la Spagna e la Francia parlano una lingua particolare che è molto simile alla lingua Maya.
Nessuno è mai riuscito a capire che tipo di origine abbia questa lingua.
8] Alcuni misteriosi ritrovamenti archeologici hanno fatto affermare a vari studiosi diversi che Atlantide si trovasse ora in Algeria, ora in Sardegna, ora sul fondo del mar Egeo, ora a Cipro.
Ma non bisogna dimenticare che dal racconto di Platone si evince che Atlantide era in grande espansione e quindi potrebbe trattarsi di colonie atlatidee.
9] Resta infine il mistero della sfinge in Egitto, la cui datazione potrebbe essere arretrata fino a 12000 anni fa, in quanto presenta evidenti segni di corrosione dovuta a grandi piogge.
La datazione ufficiale la fa risalire al periodo del faraone Chefren (2500 a.C., epoca delle due piramidi) ma si è scoperto che quest’opera è più antica almeno di diecimila anni, periodo in cui nel Nord Africa vi era un clima molto più piovoso dell’attuale.
La Sfinge è stata fatta risalire al periodo di Chefren perché vi è una lapide dedicata a lui ma il monumento è troppo eroso e, considerato il manto sabbioso dell’Egitto e considerato altresì che il clima in Egitto negli ultimi cinque-seimila anni è stato molto secco, è troppo strano che l’erosione sia così accentuata, se non retrodatandone l’origine.
Così il geologo Robert Schoch, il geofisico Thomas L. Dobecky e un’équipe composta da un oceanologo, un architetto e altri due geologi hanno scoperto che l’erosione era dovuta all’acqua, quindi alla pioggia del Nord Africa di diecimila anni fa.
Chi ha costruito la Sfinge più di diecimila anni fa?
Nei resoconti di varie spedizioni nella foresta ammazzonica effettuate tra il XVII° ed il XVIII° secolo si parla di misteriose tribù di Indios dalla pelle bianca e dagli occhi blu!
Essi affermavano di essere giunti in quelle terre via mare, in seguito a un grande diluvio che coinvolse la loro terra madre, una grande isola.
Giunti tra l’Apuré e l’Orinoco fondarono un villaggio e lo chiamarono Atlan.
Pare che avessero l’abitudine di rapire donne bianche per accoppiarsi e preservare la specie.
L’isola dalla quale proveniva tale tribù era forse Atlantide?
Nel famoso libro sacro Maya (conservato nel British Museum) si legge:
“Nell’anno 6 del Kan, il II muluc, nel mese di zac, si fecero dei terribili terremoti e continuarono senza interruzione sino al 13 chuen. La contrada delle colline di Argilla, il paese di Ma, fu sacrificato.
Dopo essere stato scosso due volte, scomparve ad un tratto durante la notte.
Il suolo era continuamente sollevato da forze vulcaniche, che lo facevano alzare ed abbassare in mille località.”
E’ importante notare come questa data dell’abissamento di Atlantide coincida esattamente con quella dei sacerdoti egiziani che stabiliscono nell’anno 9564 a.C.
Infatti aggiungendo a quest’epoca gli anni dell’era volgare si arriva a 11490 anni circa, e aggiungendo agli anni 8060 del Maya i 3400 di antichità del Libro, si ottiene in totale 11460 anni.
NOTE ESPLICATIVE
Voci correlate agli argomenti esposti.
Codice AUBIN
il codice Aubuìin è una descrizione testuale ed iconograficadella storia degliAtzechi, dalla partenza dall'Aztlàn, attraverso la conquista spagnola, al primo periodo coloniane spagnolo fino al 1607.
E'ncomposto di 81 fogli, la sua scrittura iniziò probabilmente nel 176.
Tra i vari argomenti descritti, il codice Aubin vanta una descrizione data dai nativi del massacro del tempio di Tenochtitlà del 1520.
Viene spesso citato col nome alternativo di " Manuscrito de 1576" ed oggiconservato al British Museum di londra. Una copia dell'originale si trova presso la biblioteca dell'universtà di Princeton.
SOLONE
Solone è stato un legislatore, giurista e poeta greco antico.
Ateniese di nobile famiglia , dopo essersi dato in gioventù ai commerci, si dedicò per tutta la vita alla politica. Fu considerato dagli antichi uno dei Sette Savi.
La sua poesia risente spesso del suo impegno politico.
Il suo operato ad Atene, in quanto legislatore o "arbitro dellacostituzione", come lo definisceAristotele, è ariticolato in tre ounti principali:
1) L'abolizione dellaschiavitù per debiti;
2) La riforma timoratica o censuaria;
3) La riforma del sistema attico di pesi e kisure, che passò dal sistema eginetico e quello euboico.
All'arrivo di Pisistrato sullascena politica ateniesesi ritirò in esilio volontario.
Nella lingua italiana, per estensione, si può indicare come "un solone" un uomo giusto, saggio , ma in senso ironico.
Fece giurare ai nuovi arconti e a tutti i cittadini di conformarsi alle sue leggi, giuramento da allora in avanti prestato tutti gli anni dagli ateniesi promossi alla maggioreetà civile.
Per prevenire le lotte intestine e le rivoluzioni, egli aveva prescritto a tutti i membri della città, come obbligo in cambio dei loro diritti, di schierarsi in caso di torbidi in uno dei partiti opposti, pena l'atimia che comportava l'esclusione dalla comunità: sperava che uscendo dalla neutralità gli uomini esenti da passione avrebbero cositituito una maggioranza in grado di contrastare i perturbatori della pace pubblica.
I timori erano esatti; le precauzioni furono vane.