GNOSTICISMO
Gnosticismo
Lo gnosticismo è un movimento filosofico, religioso ed esoterico,[2] a carattere iniziatico,[3] molto articolato e complesso, presente nel mondo ellenistico greco-romano,[4] che tra il II e il IV secolo d.C. raggiunse la massima diffusione. Il termine gnosticismo deriva dalla parola greca gnósis (γνῶσις), cioè «conoscenza», che era l'obiettivo che esso si poneva. Il termine gnosticismo venne coniato da Henry More nel 1669,[5] con esplicito riferimento al vocabolo greco «gnosi» utilizzato nell'antichità dai seguaci del movimento.[6]
Anche se parrebbe collocarsi principalmente in un contesto cristiano[7][8], in passato alcuni studiosi ritennero che lo gnosticismo precedesse il cristianesimo e includesse credenze religiose pre-cristiane e pratiche spirituali comuni alle origini del cristianesimo, al neoplatonismo, all'ebraismo del Secondo Tempio, alle religioni misteriche e allo zoroastrismo (specialmente per ciò che riguarda lo zurvanismo). La discussione sullo gnosticismo è cambiata radicalmente con la scoperta dei Codici di Nag Hammadi, che condussero gli studiosi a una revisione delle precedenti ipotesi.