Sigillo sumero VA-243 - Fisica quantistica nell'antichità
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SIGILLO SUMERO VA/243:
La fisica quantistica nell'antichitàQueste sono le fondamenta su cui si basa la teoria: “Sitchin afferma che in corrispondenza della fascia principale degli asteroidi del sistema solare si sarebbe trovato anticamente un pianeta che i Sumeri chiamavano Tiamat e i Babilonesi “Marduk”. Questo corpo celeste si sarebbe scontrato con il pianeta Nibiru, dimora originaria degli Dei sumeri. Dalla disastrosa collisione tra Tiamat e Nibiru, narrata in forma epica nel poema sumero-babilinese Enuma Elish, sarebbe nata la Terra (in sumero, “Ki”), poi spinta nella sua orbita attuale da una successiva ulteriore perturbazione gravitazionale di Nibiru, e la attuale fascia degli asteroidi”.Questo saggio cercherà, avvalendosi di elementi della fisica quantistica, supportata con testi di filosofi greci riguardanti l’atomismo, di dimostrare che questo sigillo non rappresenta affatto il nostro sistema solare. L’autore non concorda con la teoria del prof. Sitchin allorquando egli sostiene che la civiltà sumera sia la culla della civiltà moderna. Niente di piu’ falso. Questo è negare (o peggio “omettere”) l’esistenza di civiltà molto più antiche di quella sumera databile intorno al 4000 a.C. come, ad esempio, l’ impero cinese e i popoli della valle dell’Indo che possiedono radici databili al 9000 a.C.
Partiamo da Zero
Molti lettori del prof. Sitchin sono rimasti affascinati dalle sue teorie a proposito di titaniche collisioni celesti, ed hanno comunemente accettato che il sigillo raffigurasse il nostro sistema solare.Ora che gli animi di scienziati, sostenitori e contrari si sono calmati, ora che il sigillo in questione è stato riposto nella sua teca, ed ora che la scienza ha raggiunto traguardi che sembravano insormontabili e’ il momento di ristudiare tutto da capo. Ripartire, quindi, da zero