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Lucio Anneo SENECA

Demiurgo nelle sette gnostiche,Il...

IL DEMIURGO NELLE SETTE GNOSTICHE 


Gran parte delle sette gnostiche teorizzavano che il mondo fosse stato creato non da Dio, ma da eoni. 
Gli eoni, in molti sistemi gnostici, rappresentano le varie emanazioni del dio primo, noto anche come l'Uno, la Monade, Aion Teleos (l'Eone Perfetto), Bythos (greco per Profondità), Proarkhe (greco per Prima dell'Inizio), Arkhe ("Inizio"). Questo primo essere è anch'esso un eone e contiene in sé un altro essere noto come Ennoia ("Pensiero"), o Charis ("Grazia"), o Sige ("Silenzio").

L'essere perfetto, in seguito, concepisce il secondo ed il terzo eone: il maschio Caen ("Potere") e la femmina Akhana ("Verità", "Amore").

Quando un eone chiamato Sophia emanò senza il contributo del suo eone partner, il risultato fu il Demiurgo, o mezzo-creatore (nei testi gnostici a volte chiamato Yaldabaoth, o Rex Mundi per i catari), una creatura che non sarebbe mai dovuta esistere.

Questa creatura, non appartenente al Pleroma, creò tutto il mondo materiale, ma Sophia riuscì ad infondere nella materia la sua scintilla divina (pneuma), salvando così il creato e l'umanità dal Demiurgo.

Anche il vangelo di Giuda (un apocrifo, non inserito nei vangeli canonici e quindi non presente nella Bibbia) recentemente scoperto, tradotto e poi acquistato dalla National Geographic Society, menziona gli eoni e parla degli insegnamenti di Gesù al loro riguardo[3].

In un passo di tale vangelo, Gesù deride i discepoli che pregano l'entità che loro credono essere il vero Dio, ma che è in realtà il malvagio Demiurgo.
Gli gnostici ofiti veneravano il serpente, perché era stato mandato da Sophia (o era lei stessa in sue sembianze) per indurre gli uomini a nutrirsi del frutto della conoscenza proibito dal Demiurgo, al fine di far loro acquisire la gnosis di cui avevano bisogno per svegliarsi dai suoi inganni.