Chi è Geova?
Chi è Geova?
(Considerazioni ricavate da varie fonti)
Si inizia a invocare il suo nome ai tempi di Enos, figlio di Set, tra il IVe il III millennio a. C., Abramo non lo conosceva ancora; secoli dopo Giacobbe e Mosè gli chiederanno espressamente chi Egli sia e quale sia il suo nome.....La sua ferocia e la spietatezza gli sono valse l'appellativo di "Signore degli eserciti".
"I più celebri generali di Yahweh sono infatti Mosè, Giosuè, David e Salomone.L'ordine era perentorio: "Uccideteli tutti":
Yahweh e i suoi si lasciano alle spalle pile di cadaveri, resti fumanti di villaggi, campi e templi, popolazioni annientate e schiavizzate .
Perchè tanta crudeltà e ferocia? Perchè sterminare animali e bambini, anziani e donne?
Perchè Egli è il Signore degli eserciti.
E' Yahweh, il dio della guerra.
Scende in battaglia e combatte, sprona e incita, scaglia frecce e folgori, cavalca un cherubino, vola sulle ali del vento, ferma il sole per allungare il tempo del massacro. Non evangelizza, ma stermina. Irrazionale e sanguinario, usa la forza bruta,a volta l'astuzia, inneggia al genocidio e non conosce pietà neanche verso il suo stesso popolo.
Le sue esplosioni d'ira sono proverbiali e letali, al pari dell'assenza di moderazione. Tra gli israeliti nessuno osa chiamarlo per quello che è, un sadico e crudele tiranno.
Ma appena se ne offre l'occasione il popolo è pronto ad abbandonarlo per prostarsi ad altri dei, quali Moloch, Dagon, Bal-Peor, Astarte, i quali si dimostrano tolleranti, permissivi e non soggetti a scatti di furia omicida.
Molto avremmo potuto conoscere circa la sua ars bellica se avessimo potuto leggere il manoscritto intitolato <"Il libro delle guerre di Yahweh">.
Purtroppo sebbene menzionato in Numeri 21, 14, il testo è andato perduto o, più probabilmente, saggiamente emendato durante la fase di "editing teologico".
La spiritualità, la ricerca di una conoscenza superiore,la cura dell'anima e la conquista del paradiso sono concetti completamente estranei sia a Yahweh, sia agli dei menzionati nella Bibbia.
Per costoro lo scopo dell'esistenza umana non è la redenzione dal peccato originale bensì essere docili servitori.
Il Nostro non conosce categorie affettive di sorta, quali amore o compassione. Al contrario, ribadisce con orgoglio d'essere un Dio geloso e vendicativo che si accende d'ira e punisce senza pietà.
Anche se la verità dei fatti non piace; la soluzione non è negarla o chiudere gli occhi. Essa non svanisce o muta sostanza soltanto perchè ignorata.
La Chiesa deve aver fatto lo stesso pensiero e aver convenuto "cosa buona e giusta" apporre un velo ma "quel nome".
Il 29 giugno del 2008
la Congregazione per il Culto divino e la Disciplina del Sacramenti ha infatti reso Yahweh innominabile. Infatti è stata emanata una direttiva in cui:
"I più celebri generali di Yahweh sono infatti Mosè, Giosuè, David e Salomone.L'ordine era perentorio: "Uccideteli tutti":
Yahweh e i suoi si lasciano alle spalle pile di cadaveri, resti fumanti di villaggi, campi e templi, popolazioni annientate e schiavizzate .
Perchè tanta crudeltà e ferocia? Perchè sterminare animali e bambini, anziani e donne?
Perchè Egli è il Signore degli eserciti.
E' Yahweh, il dio della guerra.
Scende in battaglia e combatte, sprona e incita, scaglia frecce e folgori, cavalca un cherubino, vola sulle ali del vento, ferma il sole per allungare il tempo del massacro. Non evangelizza, ma stermina. Irrazionale e sanguinario, usa la forza bruta,a volta l'astuzia, inneggia al genocidio e non conosce pietà neanche verso il suo stesso popolo.
Le sue esplosioni d'ira sono proverbiali e letali, al pari dell'assenza di moderazione. Tra gli israeliti nessuno osa chiamarlo per quello che è, un sadico e crudele tiranno.
Ma appena se ne offre l'occasione il popolo è pronto ad abbandonarlo per prostarsi ad altri dei, quali Moloch, Dagon, Bal-Peor, Astarte, i quali si dimostrano tolleranti, permissivi e non soggetti a scatti di furia omicida.
Molto avremmo potuto conoscere circa la sua ars bellica se avessimo potuto leggere il manoscritto intitolato <"Il libro delle guerre di Yahweh">.
Purtroppo sebbene menzionato in Numeri 21, 14, il testo è andato perduto o, più probabilmente, saggiamente emendato durante la fase di "editing teologico".
La spiritualità, la ricerca di una conoscenza superiore,la cura dell'anima e la conquista del paradiso sono concetti completamente estranei sia a Yahweh, sia agli dei menzionati nella Bibbia.
Per costoro lo scopo dell'esistenza umana non è la redenzione dal peccato originale bensì essere docili servitori.
Il Nostro non conosce categorie affettive di sorta, quali amore o compassione. Al contrario, ribadisce con orgoglio d'essere un Dio geloso e vendicativo che si accende d'ira e punisce senza pietà.
Anche se la verità dei fatti non piace; la soluzione non è negarla o chiudere gli occhi. Essa non svanisce o muta sostanza soltanto perchè ignorata.
La Chiesa deve aver fatto lo stesso pensiero e aver convenuto "cosa buona e giusta" apporre un velo ma "quel nome".
Il 29 giugno del 2008
la Congregazione per il Culto divino e la Disciplina del Sacramenti ha infatti reso Yahweh innominabile. Infatti è stata emanata una direttiva in cui:
Nelle celebrazioni liturgiche, nei canti e nelle preghiere,
il nome di Dio nella forma del
tetragramma YHWH
non deve essere usato nè pronunciato.....ecc..
il nome di Dio nella forma del
tetragramma YHWH
non deve essere usato nè pronunciato.....ecc..
In pratica, Santa romana Chiesa ha censurato il suo nome...
L'ambizioso guerrafondaio, seminatore di stupri, lapidazioni e massacri è decisamente troppo scomodo e ingombrante. meglio traslarlo nel più rassicurante e neutro "Dio". Un nome lindo e casto, dalla fedina penale immacolata e senza accuse e pendenze di genocidi.
Tuttavia un nome non basta a cambiare identità né tantomeno la realtà della storia.
L'ambizioso guerrafondaio, seminatore di stupri, lapidazioni e massacri è decisamente troppo scomodo e ingombrante. meglio traslarlo nel più rassicurante e neutro "Dio". Un nome lindo e casto, dalla fedina penale immacolata e senza accuse e pendenze di genocidi.
Tuttavia un nome non basta a cambiare identità né tantomeno la realtà della storia.
(da pag. 14-15)
(YAHWEH DIO DELLA GUERRA - di Stefania Tosi - unoeditori)
" E' scritto nella Bibbia, nero su bianco: la violenza scatenata cui si lasciano andare Giosuè e i suoi uomini in occasione della conquista di Canaan segue un ordine divino, che non risparmia nè donne, nè vecchi, nè bambino"
(Esodo della Bibbia , Elledici,n.105,2010 Torino, pag. 11)
...E PER ESSERE PIU' ESATTI:
Riguardo alla veracità della Bibbia, almeno per quella parte di essa , non adulterata dalla persuntuosa teologia umana (quello che gli uomini, pensano o credono di sapere riguardo a Dio) ci viene in aiuto l'archeologia ebraica, nella figura di ZE'EV HRGOG.
Secondo le sue dichiarazioni, essendo l'archeologia biblica diventata una disciplina indipendente, con le sue conclusioni e le sue proprie osservazioni, ci presentano un quadro di una realtà dell'antico Israele piuttosto diverso da quello descritto nelle storie bibliche.
Herzog cita prove a sostegno del fatto che gli israeliti non sono mai stati in Egitto, non hanno vagato nel deserto, non hanno conquistato i territori in una campagna militare e non li hanno dati alle dodici tribù d'israele.
Forse anche più difficile da accettare è il fatto che la monarchia unificata di Davide e Salomone, ci è descritta nella Bibbia come una potenza nazionale, era tutt'al più un piccolo regno tribale.
Per moltisarà uno spiacevole schok che il Dio d'Israele, abbia una CONSORTE FEMMINILE e che la prima religione israelita abbia adottato il MONOTEISMO solo nel periodo calante della monarchia e non sul Monte Sinai.
Herzog riguardo ai commenti sul suo articolo (pubblicato nel 1999) commenterà di non aver avuto particolari problemi con Ebrei e Mussulmani ma di averne avuti con i CRISTIANI AMERICANI dai quali riceveva delle lettere minacciose che lo avvertivano della punizione divina che lo attendeva.
Anche l'odierna e autorevole critica CRISTIANA si allinea, comunque alle attuali conoscenze archeologiche.
Oggi, a 18 anni di distanza (dall'articolo del 1999), armati di tecnologie all'avanguardia e molecolari, per la datazione, gli archeologi sono più d'accordo con Herzog sul fatto che in generale la Bibbia
NON RIFLETTE VERITA' STORICHE.
" E' scritto nella Bibbia, nero su bianco: la violenza scatenata cui si lasciano andare Giosuè e i suoi uomini in occasione della conquista di Canaan segue un ordine divino, che non risparmia nè donne, nè vecchi, nè bambino"
(Esodo della Bibbia , Elledici,n.105,2010 Torino, pag. 11)
...E PER ESSERE PIU' ESATTI:
Riguardo alla veracità della Bibbia, almeno per quella parte di essa , non adulterata dalla persuntuosa teologia umana (quello che gli uomini, pensano o credono di sapere riguardo a Dio) ci viene in aiuto l'archeologia ebraica, nella figura di ZE'EV HRGOG.
Secondo le sue dichiarazioni, essendo l'archeologia biblica diventata una disciplina indipendente, con le sue conclusioni e le sue proprie osservazioni, ci presentano un quadro di una realtà dell'antico Israele piuttosto diverso da quello descritto nelle storie bibliche.
Herzog cita prove a sostegno del fatto che gli israeliti non sono mai stati in Egitto, non hanno vagato nel deserto, non hanno conquistato i territori in una campagna militare e non li hanno dati alle dodici tribù d'israele.
Forse anche più difficile da accettare è il fatto che la monarchia unificata di Davide e Salomone, ci è descritta nella Bibbia come una potenza nazionale, era tutt'al più un piccolo regno tribale.
Per moltisarà uno spiacevole schok che il Dio d'Israele, abbia una CONSORTE FEMMINILE e che la prima religione israelita abbia adottato il MONOTEISMO solo nel periodo calante della monarchia e non sul Monte Sinai.
Herzog riguardo ai commenti sul suo articolo (pubblicato nel 1999) commenterà di non aver avuto particolari problemi con Ebrei e Mussulmani ma di averne avuti con i CRISTIANI AMERICANI dai quali riceveva delle lettere minacciose che lo avvertivano della punizione divina che lo attendeva.
Anche l'odierna e autorevole critica CRISTIANA si allinea, comunque alle attuali conoscenze archeologiche.
Oggi, a 18 anni di distanza (dall'articolo del 1999), armati di tecnologie all'avanguardia e molecolari, per la datazione, gli archeologi sono più d'accordo con Herzog sul fatto che in generale la Bibbia
NON RIFLETTE VERITA' STORICHE.
(vedi: ZE'EV HERZOG - Wikipedia)