UFO - La caduta della bambagia silicea
La " BAMBAGIA SILICEA " COS'È - RIFERIMENTI STORICI -
Circa l'aspetto nel quale si manifesta la "bambagia" , la sostanza si deposita in modo uniforme sul terreno, sui tetti degli edifici, e di solito in breve scompare sublimandol al calore dei raggi solari, con un comportamento "simile a quello di una debole nevicata",
L'aspetto è biancastro traslucido e si presenta in filamenti o in agglomerati.
Tutto ciò è molto caratteristico, significativo e difficilmente potrebbe definirsi casuale.
Come avrebbe potuto un Masolino da Panicale descrivere l'avvistamento di UFO e la relativa caduta si bambagia silicea su Roma in un epoca in cui tutto ciò che si scostava dal "conosciuto", era considerato stregoneria o miracolo?
Quale fu la causa di questa nevicata impossibile?
Masolino da Panicale nella sua ppittura, rappresenta una scena dettagliata dell'evento, con la neve che cade da" una insolita e compatta nuvola grossa e allungata, grigiastra e a forma di sigaro, sotto la quale sono visibili diverse nuvole più piccole ".
Una attenta osservazione di queste ultime, peraltro, mostra che non appaiono nubi normali. Esse sono infatti, tutte chiaramente delineate nei loro contorni e tutt'altro che vaporose, e sono poi rappresentate a due a due d in maniera identica e con illuminata solo la parge superiore come la maggiore parte dei "dischi diurni" , muniti di cupola. L'evento si verificò in agosto, per cui le ragnatele dovrebbero essere escluse quale possibile spiegazione naturale di questo fenomeno.
In effetti, Allan Eldrin sottolinea nella sua "Guida all'ufologia" che le ragnatele dei ragni migratori sono solite apparire specialmente nel corso del mese di ottobre.
Al contrario se compariamo le strane nuvole nella pittura di Masolino con la fotografia di un "disco diurno" diffusa dalla stampa che sarebbe stata scattata su Siena mentre la "bambagia" p "Angel hairy" cadeva su questa città nel 1954, dobbiamo ammettere che una somiglianza così notevole sembra lungi dall'arsdere casuale. Si potrebbe suggerire altresì un'altra comparazione evidente con le tre ben note fotografie di un tipico" disco diurno" procedente fra le nubi su NAMUR (Belgio) il 5 giugno 1955, scattate da un postino belga.
Può tutto questo ricollegarsi a una semplice coincidenza? Questa dettagliata pittura di Masolino da Panicale rappresenta un prodigioso "segno dal cielo" come la ritiene la tradizione cattolica o piuttosto il fenomeno associato agli Ufo oggi noto come " Angel hair"? ....Peraltro sappiamo che fenomeni avrei simili furono segnalati in Italia anche durante il XV secolo. Citiamo ad esempio Leone Cobelli, uno storico italiano di Forlì:
L'aspetto è biancastro traslucido e si presenta in filamenti o in agglomerati.
Tutto ciò è molto caratteristico, significativo e difficilmente potrebbe definirsi casuale.
Come avrebbe potuto un Masolino da Panicale descrivere l'avvistamento di UFO e la relativa caduta si bambagia silicea su Roma in un epoca in cui tutto ciò che si scostava dal "conosciuto", era considerato stregoneria o miracolo?
Quale fu la causa di questa nevicata impossibile?
Masolino da Panicale nella sua ppittura, rappresenta una scena dettagliata dell'evento, con la neve che cade da" una insolita e compatta nuvola grossa e allungata, grigiastra e a forma di sigaro, sotto la quale sono visibili diverse nuvole più piccole ".
Una attenta osservazione di queste ultime, peraltro, mostra che non appaiono nubi normali. Esse sono infatti, tutte chiaramente delineate nei loro contorni e tutt'altro che vaporose, e sono poi rappresentate a due a due d in maniera identica e con illuminata solo la parge superiore come la maggiore parte dei "dischi diurni" , muniti di cupola. L'evento si verificò in agosto, per cui le ragnatele dovrebbero essere escluse quale possibile spiegazione naturale di questo fenomeno.
In effetti, Allan Eldrin sottolinea nella sua "Guida all'ufologia" che le ragnatele dei ragni migratori sono solite apparire specialmente nel corso del mese di ottobre.
Al contrario se compariamo le strane nuvole nella pittura di Masolino con la fotografia di un "disco diurno" diffusa dalla stampa che sarebbe stata scattata su Siena mentre la "bambagia" p "Angel hairy" cadeva su questa città nel 1954, dobbiamo ammettere che una somiglianza così notevole sembra lungi dall'arsdere casuale. Si potrebbe suggerire altresì un'altra comparazione evidente con le tre ben note fotografie di un tipico" disco diurno" procedente fra le nubi su NAMUR (Belgio) il 5 giugno 1955, scattate da un postino belga.
Può tutto questo ricollegarsi a una semplice coincidenza? Questa dettagliata pittura di Masolino da Panicale rappresenta un prodigioso "segno dal cielo" come la ritiene la tradizione cattolica o piuttosto il fenomeno associato agli Ufo oggi noto come " Angel hair"? ....Peraltro sappiamo che fenomeni avrei simili furono segnalati in Italia anche durante il XV secolo. Citiamo ad esempio Leone Cobelli, uno storico italiano di Forlì:
***Eodem millesimo ( 1487 A.D) puro de zugno, di nocte tempo apparve una trave de fuoco, venne da Monte de Pogiolo a Forlivio in fina a li mura de la Rocca di Ravaldino. Fo poi probicato la mattina venite. Poi ancora del bel di apparve un'altra trave de fuoco venire da Monte de Puzolo in fino sopra la èiacia: e questo fo palese a tutto el populo forlovesi...
E ancora:
...Eodem millesimo (1487). Apparve una mattina dui hore inancigi una stella granda, la quale venia da verso la montagna (Appennini) e andava verso Ravenna; certo parla una pavagliotta (Farfalla) che volasse per l'aria. Io la vide...come li altri.
Certo parea come una rota da carro, e durò circa un bon miserere. Alcuni dicono di più di mezzo hora prima l'avevano veduta a la montagna...
Che si consideri tutto ciò o meno dei "segni celesti" come egli scrisse, questo è il resoconto testuale delle testimonianze oculari di Leone Cobelli quali vengono riportate nelle sue "Caronache Forlivesi". Una tale descrizione così dettagliata di un oggetto volante luminoso simile a una stella, che si avvicina al suolo compiendo delle evoluzioni sulla città di Forlì e le alture vicine per oltre mezz'ora, non implica solo delle segnalazioni multiple nella stessa zona; l'oggetto osservato è anche descritto come u. Corpo a forma di disco, apparentemente rotante ( come una rota da carro) ed evoluente in maniera errata (parea una pavagliotta).
Inoltredue "travi de fuoco" od oggetti luminosi cilindrici erano stati precedentemente segnalati di notte come di giorno. Indubbiamente le accurate parole di Cobelli, testimone oculare, non si adattano a nessuno fenomeno noto o anomalo - con la Sila eccezione del fenomeno UFO - e non differiscono da quanto è possibile leggere nei rapporti ufologici odierni.
...Eodem millesimo (1487). Apparve una mattina dui hore inancigi una stella granda, la quale venia da verso la montagna (Appennini) e andava verso Ravenna; certo parla una pavagliotta (Farfalla) che volasse per l'aria. Io la vide...come li altri.
Certo parea come una rota da carro, e durò circa un bon miserere. Alcuni dicono di più di mezzo hora prima l'avevano veduta a la montagna...
Che si consideri tutto ciò o meno dei "segni celesti" come egli scrisse, questo è il resoconto testuale delle testimonianze oculari di Leone Cobelli quali vengono riportate nelle sue "Caronache Forlivesi". Una tale descrizione così dettagliata di un oggetto volante luminoso simile a una stella, che si avvicina al suolo compiendo delle evoluzioni sulla città di Forlì e le alture vicine per oltre mezz'ora, non implica solo delle segnalazioni multiple nella stessa zona; l'oggetto osservato è anche descritto come u. Corpo a forma di disco, apparentemente rotante ( come una rota da carro) ed evoluente in maniera errata (parea una pavagliotta).
Inoltredue "travi de fuoco" od oggetti luminosi cilindrici erano stati precedentemente segnalati di notte come di giorno. Indubbiamente le accurate parole di Cobelli, testimone oculare, non si adattano a nessuno fenomeno noto o anomalo - con la Sila eccezione del fenomeno UFO - e non differiscono da quanto è possibile leggere nei rapporti ufologici odierni.