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Lucio Anneo SENECA

Ufo - il primo nella storia 13 giugno 1933




Il primo UFO della storia in assoluto  “D’ordine personale del Duce disponesi assoluto silenzio su presunto atterraggio su suolo nazionale at opera aeromobile sconosciuto Stop Confermasi versione pubblicanda diffusa dispaccio Stefani odierno stop Idem versione anche at personale e giornalisti Stop Previste max pene per trasgressori fino at deferimento tribunale sicurezza dello Stato stop Per immediata conferma ricevimento stop Direzione affari speci

  
UFO a Milano - giugno 1933 -
Atterrò davvero un UFO a Milano nel Giugno del 1933
Inserito il 5 Luglio 2005 da Roswell in Ufologia


Italia giugno 1933, facciamo momentaneamente un balzo indietro di 72 anni. Siamo in pieno regime fascista, è una calda giornata di inizio estate a Milano, nel pomeriggio in molti vedono un oggetto luminosissimo solcare il cielo e poi dirigersi verso il suolo poco fuori città.

Le notizie di allora parlano di un “misterioso aeromobile” (il termine UFO non era stato ancora coniato).

Il Cun (centro ufologico nazionale) ha alcuni documenti che raccontano di come un oggetto sconosciuto si materializzò sopra Mlano nel giugno del ’33.

Le forze dell’ordine si precipitarono nel punto dove presumibilmente cadde o atterrò e in fretta e furia nascose ogni traccia trasportandolo via in un furgone coperto, mentre la censura obbligava al silenzio l’Agenzia Stefani (l’Ansa di allora), pena il ricorso al tribunale speciale.

Ecco il documento, un telegramma datato 13 giugno 1933, con intestazione “Ufficio telegrafico di Milano” e la dicitura “Riservatissimo – lampo – priorità su tutte le priorità”. Mittente l’Agenzia Stefani.

Il testo: “D’ordine personale del Duce disponesi assoluto silenzio su presunto atterraggio su suolo nazionale at opera aeromobile sconosciuto Stop Confermasi versione pubblicanda diffusa dispaccio Stefani odierno stop Idem versione anche at personale e giornalisti Stop Previste max pene per trasgressori fino at deferimento tribunale sicurezza dello Stato stop
 
Per immediata conferma ricevimento stop Direzione affari speciali”.

Sono le 16. Ma del misterioso atterraggio si parla già dalla prima mattinata. La macchina della censura si è messa in moto con tempestiva solerzia. Lo conferma un secondo telegramma della Direzione affari speciali.
 
L’orario è quello delle 17,07.
“D’ordine personale del Duce disponesi immediato dicesi immediato arresto diffusione notizia relativa at aeromobile natura et provenienza sconosciuta di cui at dispaccio Stefani data odierna hore 7 et 30 Stop Disponesi istantanea rifusione eventuali piombi giornalistici recanti detta notizia Stop Previste max pene per trasgressori fino at deferimento tribunale sicurezza dello Stato Stop dare immediata conferma del ricevimento Stop”.

Dunque Mussolini in persona si occupò di insabbiare accuratamente la vicenda ma se ci fosse stata una fuga di notizie?
 
L’incauto giornalista sarebbe stato spedito sull’isola di Ventotene, mentre il tutto sarebbe stato cancellato dalla versione “ufficiale” dell’Osservatorio di Brera: l’oggetto misterioso era solo un enorme meteorite.

Ma allora perché si mobilitarono tutti i gangli vitali dell’aviazione, dello Stato, del regime a cominciare dall’Ovra, la polizia segreta?

Perché seguirono nuovi telegrammi con la sigla “f”, la medesima che appare sulle buste destinate al “Senato del Regno” e spedita agli ufologi del Cun Pinotti e Lissoni dove è scritto a stampatello: “Riservatissimo (sottolineato) A mani di S.E. Galeazzo Ciano”? Il mistero rimane ancora denso dopo così tanti anni…
 
Informazioni sull'argomento da altro fonte :
 http://mariapaolavannucchi.xoom.it/gli_ufo_nella_storia_e_nell%27arte.htm

 Anche se  "l'esplosione" di segnalazioni di U.F.O. (Unidentified Flying Object) si ebbe a partire dall'anno 1947, data del primo caso archiviato riguardante l'avvistamento di dischi volanti da parte del pilota americano Kenneth Arnold, è ormai provato che questi oggetti, qualunque cosa essi siano, sono apparsi fin dall'antichità nei cieli del nostro pianeta. 

Peraltro l’avvistamento del 1947 sembra non essere nemmeno il primo della nostra era. Infatti nella primavera del 2000 il Centro Ufologico Italiano (CUN), durante alcune trasmissioni televisive (Finestre sul Tg3 e Speciale TG1) e nel corso di alcune conferenze stampa, ha  presentato numerosi documenti tesi a dimostrare che già nell’Italia fascista un gruppo di esperti era stato segretamente incaricato di studiare il fenomeno “UFO”. I documenti originali mostrati da Roberto Pinotti, presidente del CUN, dimostrerebbero che il primo “PRIMO TEAM UFOLOGICO GOVERNATIVO” della storia fu italiano e venne denominato RS/33. Dell’argomento si sono occupate negli ultimi anni diverse riviste, non solo ufologiche, e altre trasmissioni televisive come “Voyager” di Roberto Giacobbo.  

La commissione iniziò a operare nel 1933, fu voluta da Mussolini, ebbe sede presso l’Università “La Sapienza” di Roma ed a presiederla fu chiamato Guglielmo Marconi.

Secondo quanto ricostruito dal CUN, nel giugno 1933 un oggetto non identificato passò sui  cieli di Milano e si schiantò al suolo probabilmente in un area compresa tra  Varese, Sesto Calende e Vergiate. L'antesignano milanese degli Ufo preoccupò moltissimo l’OVRA (polizia politica del regime) e lo stesso Mussolini. Nel 1933 la Regia Aeronautica e l’aeronautica civile italiana erano tra le prime nel mondo, avendo conquistato numerosi primati e avendo all’attivo diverse trasvolate sull’Atlantico. Un oggetto volante di provenienza sconosciuta che arrivava nel mezzo della pianura padana, vicinissimo alle grandi fabbriche costruttrici di aerei, sembrava un attentato a quella supremazia. Le preoccupazioni nascevano dal fatto che Mussolini non associava le misteriose apparizioni con improbabili visite dallo spazio, ma con possibili incursioni di rivoluzionari aeromobili appartenenti a nazioni ostili. Ai vertici della Regia si era a conoscenza  che in Germania si stavano studiando alcuni rivoluzionari prototipi di velivoli, e fu facile pertanto pensare a qualche prototipo fuori controllo proveniente dalla vicina Germania. L’oggetto caduto, o ciò che ne rimaneva, venne forse nascosto nello stabilimento Siai Marchetti di Vergiate.

Quando fu informato dell’accaduto Mussolini ordinò all’agenzia di stampa Stefani e a tutti gli altri organi d’informazione (compreso l’osservatorio meteo di Brera) di bloccare immediatamente le notizie, pena il deferimento al tribunale per la sicurezza dello Stato, e di far accreditare la versione del fenomeno atmosferico.

 

Visionare il filmato sottostante.

UN VIDEO TUTTO DA VEDERE.

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