Lilith, la vera storia, la prima donna di Adamo
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La vera storia di Lilith, la prima donna di Adamo: non sarebbe stata infatti Eva, come si narra. Ma ecco cosa bisogna sapere
di Amanda - 13 Novembre 2017
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La vera storia di Lilith, la prima donna di Adamo
Queste righe non vogliono modificare il pensiero di nessuno. Al contrario, sono finalizzate a raccontare la storia di una figura poco conosciuta, quella di Lilith.
Sarebbe stata lei, infatti, la prima compagna di Adamo, quella originaria. La sua storia, però, è molto misteriosa e, per vari motivi, è stata oscurata. Ma andiamo a scoprire qualcosa di più
La Bibbia e le due versioni della Creazione
Nella Bibbia, ci sono due versioni riguardo la creazione dell’uomo: nel primo capitolo della Genesi viene scritto:
“Dio ha creato l’uomo a sua immagine, all’immagine di Dio li ha creati; maschio e femmina li ha creati”
Si evince, pertanto, che l’uomo e la donna siano stati creati insieme. Tuttavia, in un altro punto, ed esattamente nel secondo capitolo, si dice che Dio, dopo aver creato l’uomo, convinto che da solo non stava bene, lo abbia fatto cadere in un sonno profondo.
A quel punto, dalla sua costola avrebbe dato vita ad Eva, la compagna che poi avrebbe mangiato la famosa mela che ha generato il peccato originale e che avrebbe marchiato per sempre il genere umano.
La cabala, per spiegare questa contraddizione, suggerisce che Adamo fosse un essere che rappresentava entrambi i sessi uniti dalla schiena. Quando Dio si è accorto che la situazione non era proprio come desiderava lui, li ha divisi.
La cabala, per spiegare questa contraddizione, suggerisce che Adamo fosse un essere che rappresentava entrambi i sessi uniti dalla schiena. Quando Dio si è accorto che la situazione non era proprio come desiderava lui, li ha divisi.
In un testo del X secolo, però, appare un’interpretazione diversa in cui si sostiene invece un’altra tesi, quella per la quale, appunto, Eva non fu la prima compagna di Adamo. E qui entra in gioco Lilith.
Lilith, prima donna e figura controversa
La testimonianza dell’esistenza di Lilith si ritroverebbe nell’Alfabeto di Ben Sirà, testo anonimo che racconta una versione diversa della creazione. Qui è infatti scritto che:
“Dio ha creato Lilith, la prima donna, come aveva creato Adamo. Dalla stessa terra lì creò, ma per Ella fece eccezione, usando anche sporcizia e sedimenti e non solo polvere dura”.
La prima donna sarebbe, dunque, stata fatta di un impasto diverso e più “sporco” rispetto all’uomo. Questa versione “giustificherebbe” il suo atteggiamento, che non era esattamente quello della brava casalinga.
Infatti, sempre quanto secondo quanto riportato dall’Alfabeto di Ben Sirà e secono quanto scritto in altri testi come lo Sefer ha-Zohar e il Libro dello Splendore, Lilith non accettò di essere fatta per procreare, tacere ed essere compagna di Adamo. Al contrario, voleva tenergli testa e dominarlo:
“Ella disse: ‘Non starò sotto di te!’, ed egli disse ‘E io non giacerò sotto di te, ma solo sopra. Per te è adatto stare solamente sotto, mentre io sono fatto per stare sopra.”
L’atteggiamento di Adamo provocò in Lilith sdegno e furia, al punto che decise di invocare Dio, facendone il nome a gran voce: ciò era considerato un atto irrispettoso, specie se compiuto da una donna, e portò all’immediata punizione della prima donna, che venne mandata via dall’Eden.
Lilith fuori dall’Eden: compagna di Asmodeo
Ci sono almeno tre versioni riguardo il destino di Lilith fuori dall’Eden: la prima la vuole confinata nelle grotte del Mar Rosso, dove vivrebbe tutt’ora dedicandosi a riti pagani in piena armonia con la natura.
La seconda versione, invece, la vuole come amante di ogni demone del mondo: in sostanza, una volta uscita dal Giardino di Dio, avrebbe giaciuto con i demoni presenti sulla terra per dimostrare di non aver bisogno della grazia divina.
Questa versione, però, risulterebbe forzata e non è molto valida per le seguaci di Lilith, che fanno notare che essendoci solo due esseri umani su una terra ancora pura, non potevano certo esserci molti demoni.
Una terza versione, dice che a Lilith poteva essere permesso il ritorno nell’Eden a patto che fosse diventata protettrice di tutti i neonati. Lilith, però, lo vide come un affronto: prendersi cura di figli non suoi sarebbe stata una punizione. Pare dunque che si spinse lontano lontano, fino a incontrare il demone Asmodeo.
Lilith
Tra i due fu subito amore o, almeno, fu qualcosa che gli somigliò: pare che si scelsero come compagni e che Lilith diede vita a molti Lilim, ovvero demoni bambini, chiamati anche jinn.
A questo punto, pare che ancora una volta Dio tentò di riportarla indietro: incaricò tre angeli, Senoy, Sansenoy e Semangelof, di cercarla. I tre, però, non usarono la strategia giusta: le ingiunsero di tornare minacciandola di morte, ma lei rispose che non sarebbe potuta tornare da Adamo dopo aver avuto una relazione con un demone e che non sarebbe mai potuta morire, perché divenuta immortale.
A quel punto, gli angeli le dissero che avrebbero ucciso tutti i suoi figli: a quel punto, lei disse che se così fosse stato, lei avrebbe riservato lo stesso destino a qualsiasi figlio di Adamo. Supplicò infine i tre angeli di andarsene, dicendo che avrebbe vissuto lontana dall’ex compagno e che in futuro il solo nominare i nomi degli angeli sarebbe bastato a placare le sue ire contro eventuali discendenti umani.
Lilith e Lucifero, leggenda e femminismo
Un’altra versione ancora, spesso ripresa da letteratura, serie tv e cinema, vuole Lilith come compagna di Lucifero. In sostanza, pare che Lilith a un certo punto si sia spostata lontana, lontana, sempre più lontana dai luoghi che solitamente abitava.
Questo vagare, la portò, per caso o per destino, a incontrare un angelo senza forze, bellissimo e con le ali apparentemente spezzate: era Lucifero, caduto dal Paradiso, mandato via da Dio.
Si dice che a questo punto, i due si curarono reciprocamente le ferite e diedero vita a una stirpe di demoni. Tuttavia, è impossibile definire Lilith come una vera e propria cattiva. Al contrario, la sua figura è più espressione dell’inconscio, della ribellione e dell’emancipazione femminile.
Anche se spesso veniva vista come figura negativa (in passato un’adultera o una donna ripudiata dal marito venivano chiamate Figlie di Lilith) le religioni neopagane e i movimenti di emancipazione contemporanei ne stanno rivalutando la figura.
Lilith è infatti divenuta simbolo di femminilità schiacciata dal sistema patriarcale maschilista e poi tornata padrona di sé stessa, senza alcun vincolo e libera di godere delle passioni.
Lilith oggi: protagonista nelle serie tv
Per chi non lo sapesse, Lilith è molto presente nelle serie tv collegate alla stregoneria, all’inferno o, comunque, a ciò che è soprannaturale.
Per esempio, è una delle coprotagoniste nella serie tv Sabrina (o meglio: Le Terrificanti avventure di Sabrina) su Netflix, dove ha un ambiguo ruolo nei confronti della protagonista Sabrina (interpretata da Kiernan Shipka). La sua figura è ripresa anche nella serie tv Lucifer e anche in Supernatural e in Trueblood